
Cosa vedere a Torino – part II: le 15+1 cose da non perdere a Torino e dintorni
Ciao, vi state ancora chiedendo cosa vedere a Torino? Anche dopo il mio post le 10 + 1 cose da vedere a Torino? Ecco per voi le 15+1 cose da vedere a Torino e dintorni, per creare un tour alternativo.
Indice dei contenuti
Mappa delle 15 cose + 1 che dovete vedere a Torino
1. Piazza Carlo Emanuele II
Esteticamente bellissima, piace molto ai Torinesi perché è un piccolo paradiso in pieno centro dove trascorrere le serate primaverili ed estive. La piazza, che fu il centro del ghetto ebraico, è circondata da edifici di pregio Settecenteschi, tra cui la Chiesa di Santa Croce ed il Palazzo Roero di Guarene, progettati da Filippo Juvarra. I torinesi la chiamano Piazza Carlina, utilizzando la vecchia denominazione che fu Piazza Carolina fin dal Settecento, quando era abitudine utilizzare il nome della piazza in funzione di genitivo, in questo caso la piazza di Carlo Emanuele II. Il monumento in centro rappresenta il conte Camillo Benso di Cavour; la statua ritrae lo statista con un’allegoria dell’Italia semi-inginocchiata che gli porge la corona civica.



2. Porta Palazzo e il Mercato Centrale Torino – Piazza della Repubblica
Il mercato all’aperto più grande d’Europa, in una piazza delimitata da edifici aulici. Qui troverete il cuore di Torino, le storie dei Torinesi, il meltin’ pot, e il nuovissimo Mercato Centrale Torino (di cui vi ho parlato qui). Da vedere assolutamente!


3. La Fetta di Polenta – via Giulia di Barolo ang. corso S. Maurizio
Si tratta di un palazzo signorile di 9 piani (di cui 7 fuori terra) molto particolare: costruito su un piccolissimo appezzamento triangolare! Autore di quest’opera stravagante, datata 1840, il grande Antonelli (sì, lo stesso che progettò la più famosa Mole!!!). L’architetto ci visse per alcuni anni con la moglie, per poi andare ad abitare nel vicino Palazzo Antonelli. Ufficialmente denominato Casa Scaccabarozzi, in onore della moglie dell’Antonelli, il suo colore giallo ed il profilo esile ed elevato rispetto al resto dell’edificato, ricordano proprio una fetta di polenta, che è il nome con cui i torinesi identificano da sempre il palazzo.


4. Il Campus Luigi Einaudi
Nato per un riuso industriale dell’ex stabilimento Italgas (di cui si è conservata la facciata su Corso Regina Margherita), il campus, inaugurato nel 2012, è un pregevole esempio di architettura contemporanea, considerato uno tra i 10 edifici universitari più spettacolari al mondo (CNN). Progettato dallo studio londinese Foster & Partners (autore del padiglione degli Emirati Arabi per Expo 2015) e costruito con i più innovativi criteri di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, solar design e strategie bioclimatiche, ospita i dipartimenti di Scienze Politiche, Giuridiche ed Economico-Sociali. Nella corte centrale ci sono belle opere di arte contemporanea Fusione della Campana di Luigi Mainolfi – Toro di Mario Ceroli – Movimento dal Blu del Mare di Claudio Rotta Loria e nell’atrio, Homo Tecnosapiens di Richi Ferrero (del quale vi ho parlato qui).





5. Piazza Solferino
Se da Piazza Castello percorrete via Pietro Micca, che è l’unica via del centro non ortogonale ma obliqua, arriverete in questa bellissima piazza Ottocentesca, introdotta proprio dalla Fontana Angelica delle Quattro Stagioni, in stile art décò. Nell’incontro tra via Pietro Micca e Via Cernaia, troverete il bellissimo Palazzo delle Assicurazioni Generali di Venezia progettato da Pietro Fenoglio in stile art nouveau. Sulla piazza, invece, noterete la facciata in stile neoclassico del Teatro Alfieri (1855). Al centro un rilassante giardino alberato vi conduce al monumento equestre dedicato a Ferdinando duca di Genova, con il suo cavallo che crolla al suolo ferito, poi una meridiana, installazione del 2013. Di fronte scoprirete un’enorme scultura bronzea che rappresenta una testa di donna che esprime intelletto ed emotività. Il palazzo alle spalle è Palazzo Ceriana, progettato dal’architetto eclettico Carlo Ceppi per questa famiglia di banchieri.





6. Piazza Statuto – Porta Susa

Se facendo shopping percorrete via Garibaldi (la pedonale che parte da Piazza Castello) fino alla fine, arriverete in questa enorme piazza Ottocentesca, definita ai suoi lati da bellissimi palazzi da reddito, che mostrano l’eleganza dello stile neoclassico. Al centro della piazza il monumento in onore dei progettisti del Traforo del Frejus, un cumulo a piramide di ciottoli di grandi dimensioni (asportati appunto dalla sede del traforo) sormontato da una statua rappresentante il genio della scienza che vince sui titani. Attraversando completamente la piazza e voltando in direzione sud in via San Martino, vi troverete davanti alla vecchia stazione di Porta Susa, un edificio di metà Ottocento in stile eclettico, oggi riqualificato e destinato a diventare un hotel per giovani viaggiatori…non vediamo l’ora di vedere il risultato della ristrutturazione, intanto ci sollazziamo gli occhi con l’installazione del punt e mes dello studio Armando Testa, posta proprio davanti alla stazione. (ne ho parlato qui)
7. Piazza Carlo Felice – Porta Nuova
Se viaggiate in treno, la stazione di arrivo è Porta Nuova, la prima stazione ferroviaria della città, costruita nel 1861 per la linea Genova-Torino. Al suo interno la sala d’aspetto del Re, purtroppo chiusa al pubblico, con la volta affrescata da Francesco Gonin. La facciata è grandiosa e spettacolare e si pone come quinta sullo sfondo del secondo tratto di via Roma, visibile dalla piazzetta CLN. La piazza che separa via Roma dall’ingresso della stazione è Piazza Carlo Felice, una piazza elegante con al centro il Giardino Sambuy, realizzato nel 1880 nello stile dei giardini cittadini, con una bella fontana, grandi aiuole ed un delizioso gazebo centrale.

8. Allianz Stadium – Juventus Stadium
Inaugurato nel 2011, fu progettato su commissione della società Juventus Football Club ed è il primo stadio moderno in Italia di proprietà di un club. E’ stato progettato dagli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella e dagli ingegneri Francesco Ossola e Massimo Majowiecki ed ha la particolarità di non avere la pista di atletica, in modo da permettere al pubblico di stare molto vicino al terreno di gioco. Il design degli esterni è stato curato da Fabrizio Giugiaro ed esprime stile ed eleganza: gli unici colori utilizzati sono il bianco ed il nero, con alcuni inseriti di grigio, oltre al tricolore che cinge la struttura con una fascia discreta ed il giallo delle tre stelle. Esteticamente è uno degli edifici contemporanei più belli di Torino, e per i tifosi, c’è un ricchissimo museo all’interno.

9. La Nuvola Lavazza
È il nuovo centro direzionale della società Lavazza, produttrice del caffè nr.1 al mondo. È un bellissimo esempio di edilizia contemporanea e riuso industriale che trovate proprio adiacente al centro di Torino. (ve ne ho parlato qui)

10. 25 Verde – via Chiabrera
In zona San Salvario, precisamente in via Chiabrera 25, proprio dove non ti aspetteresti, spunta una foresta! È un complesso di unità abitative progettato dall’architetto Luciano Pia che propone l’idea di vivere nel verde all’interno della città. Il complesso è composto di 63 abitazioni circondate da piante, con terrazzi irregolari, specchi d’acqua e giardini sul tetto. L’effetto è davvero eccezionale e vale la pena allontanarsi un po’ dai percorsi battuti del centro per vedere qualcosa di assolutamente unico ed imperdibile!


11. Tranvia a dentiera e Basilica di Superga
Se viaggiate con bambini, un’esperienza assolutamente imperdibile è provare lo storico trenino a dentiera che dalla stazione Sassi porta alla Basilica di Superga. La linea originariamente era una funivia (fine ‘800); nel 1934 fu trasformata in tranvia a dentiera, ed oggi, completamente restaurata, offre ai visitatori un viaggio nel tempo per raggiungere la Basilica di Superga. L’edificio religioso fu realizzato tra il 1717 e il 1731 su progetto di Filippo Juvarra, per esaudire il voto del duca Vittorio Amedeo II durante l’assedio francese del 1706. La vittoria della battaglia valse ai Savoia il titolo di Re di Sicilia (1713) e Superga divenne un luogo caro alla famiglia tanto da far collocare qui le tombe reali. Per i tifosi del Torino Football Club Superga è invece un luogo di memoria di una tragedia: nel 1949 l’aereo su cui viaggiava la squadra del Grande Torino, una squadra vincente, si schiantò proprio ai piedi della Basilica; a testimonianza, oggi, sul retro della chiesa, c’è il memoriale del Grande Torino dove tutti gli anni i tifosi si recano a rendere omaggio.



12. Monte dei Cappuccini e Bar Ristorante Al Monte dei Cappuccini
Se volete un assaggio della collina torinese da dove godere di una vista pazzesca, attraversate il ponte Vittorio Emanuele I e proseguite oltre la Chiesa della Gran Madre, la chiesa che fu edificata per salutare il ritorno dei Savoia dopo il Congresso di Vienna (1815) in stile neoclassico su modello del Pantheon di Roma. La strada salirà in modo ripido, seguite le curve fino allo spiazzo finale con balcone su Torino: le più belle foto della città le farete qui. Originariamente fu l’insediamento dei monaci cappuccini a fine ‘500 e l’edificazione della Chiesa di Santa Maria dei Cappuccini. I monaci gestiscono ancora il complesso religioso, ma parte del convento è oggi destinato ad ospitare il Museo Nazionale della Montagna, un’interessante raccolta ed esposizione di tutto ciò che riguarda le esplorazioni, le scalate e l’alpinismo dalle origini ad oggi. Se vi trovate qui in orario di pranzo o di cena, consigliatissimo il Ristorante Al Monte dei Cappuccini, situato nello stesso edificio che fu il convento dei cappuccini, ma con ingresso dalla spianata che precede l’ultimo tornante. Questo ristorante è un’esperienza completa: la cucina è tradizionale -eccellenti i primi e i vini- il servizio è un po’ ruvido ed è meglio prenotare…. però, mangiare all’aperto in questa terrazza che dà sulla città, con una vista meravigliosa, con la pace della collina e la temperatura fresca d’estate è veramente da non perdere!

13. Villa della Regina e Via Monferrato
Sempre sulla collina, sorpassata la Gran Madre, se salite nella direzione opposta al monte dei Cappuccini, arrivate alla Villa della Regina, meravigliosa residenza sabauda collinare (ne ho parlato qui). E in questa zona di Torino non perdetevi la passeggiata nella via più trendy di Torino, Via Monferrato (ne ho parlato qui).




14. Palazzina di Caccia di Stupinigi
Percorrendo corso Unione Sovietica in uscita dalla città e proseguendo dritti, ad un certo punto vedrete davanti a voi apparire questa bellissima residenza sabauda, che sembra abbracciare chi arriva da Torino con i corpi laterali adibiti ad ambienti di servizio della corte. Costruita nel 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la palazzina in elegante stile rococò è un piccolo scrigno ricco di opere d’arte. A sud il giardino sede delle passeggiate reali ed il parco naturale che costituiva la zona di caccia della nobiltà. Dal 1926 è sede del Museo di Arte e dell’Ammobiliamento.



15. Reggia di Venaria Reale
La reggia Sei-Settecentesca che fu l’emblema del potere sabaudo e la vetrina della famiglia Savoia in tutta Europa. Un progetto di esibizione e divertimento che non riguardò solo la residenza di caccia, ma tutto il paese, fin dall’attribuzione del suo nome, Venaria Reale, ovvero il paese adibito all’arte venatoria dei Savoia. Da visitare per la seicentesca Sala di Diana, esplosione barocca di stucchi, decorazioni, sculture e dipinti, la settecentesca Galleria Grande di Filippo Juvarra, grandiosa, elegante e raffinata sala delle feste con la vista sulla fontana del Cervo e sui giardini. (ve ne ho parlato qui). Per chi viaggia con i bimbi c’è la simpatica visita dei Giardini con il trenino.


16. Ex Giardino dei Ripari
Il +1 della lista è anche questa volta un’area dedicata al verde nel pieno centro della città. Ad inizio ‘800 si procedette in tutta la città allo smantellamento delle strutture difensive e si creò in questa zona il Giardino dei Ripari, che poi ad inizio ‘900 venne ridimensionato dando origine a tre spazi verdi adiacenti molto belli. La piazzetta Maria Teresa si trova nel Borgo Nuovo, all’incrocio di Via della Rocca e Via Giolitti ed è un delizioso spiazzo con un’aiuola centrale e panchine, contornato da alberi e delimitata tutt’intorno da bei palazzi Ottocenteschi. Proseguendo in Via Giolitti si arriva alla Chiesa di San Michele Arcangelo e alle sue spalle si apre il giardino Cavour, un grande spazio verde formato da collinette, alberi e percorsi curvi, con al centro un maestoso platano di oltre 150 anni. Dall’altro lato di Via San Massimo c’è infine il giardino aiuola Balbo, con una spettacolare fontana centrale, un piccolo parco giochi per bimbi e tanto verde.


Se avete seguito tutte le mie indicazioni, adesso conoscete i luoghi must di Torino. Ma Torino è grandissima e molto diversificata e ci sono ancora tanti altri angoli e curiosità da scoprire. Seguitemi e ve li racconterò nei prossimi post.
Info Utili
Dove dormire – Hotel a Torino
Quando viaggiamo in Italia, cerchiamo sempre di soggiornare in un Hotel NH. Sono semplicemente I migliori! Le stanze sono comode e ben arredate. Lo staff è sempre molto gentile ed attento. E hanno una colazione eccezionale! A Torino siamo fortunati perché abbiamo diversi Hotel NH ma ce ne sono due in particolare che sono situati in centro e che vi raccomandiamo assolutamente: l’NH Collection Torino Piazza Carlina e l’NH Torino Santo Stefano. Entrambi sono bellissimi hotel situati in centro, a due passi da tutte le attrazioni più importanti.
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2 thoughts on “Cosa vedere a Torino – part II: le 15+1 cose da non perdere a Torino e dintorni”
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