
Laghi di Avigliana: un pomeriggio tra storia e natura
Articolo scritto con il prezioso contributo di Virginia Pellegrin. Foto di Fashion-Vegan-Blogger.
Il post precedente sulla Sacra di San Michele, terminava con la promessa di parlare dei Laghi di Avigliana, perché, trovandosi sulla strada per la Sacra, la cittadina di Avigliana e i suoi laghi, sono una sosta inevitabile. Ma cosa fare o vedere ad Avigliana? Seguitemi, oggi faremo una passeggiata insieme ad Avigliana e i suoi Laghi.
“Narra la leggenda che Avigliana, in tempi molto lontani, fosse un borgo ricco e fiorente, situato là dove oggi si trovano i due laghi. I suoi abitanti, famosi per la loro malvagità, furono messi alla prova da Dio che si presentò nel borgo sotto le spoglie di un mendicante. Bussò a ogni uscio e implorò un po’ di ristoro, ma venne respinto e maltrattato ovunque. Solo una povera vecchia, che abitava in un misero casolare e viveva di stenti, lo accolse e lo sfamò con l’ultimo pezzo di pane che aveva nella dispensa.
In quella notte tra lampi, tuoni e terrificanti scosse sismiche si aprirono due voragini spaventose nel terreno e la cittadina fu inghiottita dalle acque. Alla luce dell’alba la cittadina non esisteva più e al suo posto si erano formati due ampi e profondi laghi divisi da una piccola striscia di terra su cui era rimasta la povera casa della vecchietta misericordiosa che fu l’unica superstite del divino castigo”.
Conoscevate questa leggenda? In realtà, oggi sappiamo che i laghi di Avigliana sono due piccoli laghi di origine morenica: creati, cioè, durante le due ultime grandi glaciazioni preistoriche, dall’accumulo di acque negli spazi fra diverse morene che il ghiacciaio della Val di Susa produsse nel suo ritirarsi verso monte.
Il comune di Avigliana si trova a soli 20 km da Torino ed è posto nell’anfiteatro morenico Rivoli-Avigliana, compreso tra il Monte Pirchiriano, sul quale sorge la Sacra di San Michele, e la collina di Rivoli. Il suo centro storico conserva ancora oggi le memorie del suo glorioso passato medievale. Parcheggiamo l’auto nel Piazzale Che Guevara e subito veniamo colpiti dalla vista scenica delle rovine del Castello di Avigliana e, sullo sfondo, la Sacra di San Michele.
Iniziamo, dunque, la nostra passeggiata alla ricerca di testimonianze medievali: siamo nel centro storico e la nostra missione non è difficile. Le vie sono strettissime, ciottolate e fiancheggiate da mura di mattoni a vista e bassi portici con archi a sesto acuto…..siamo nel medioevo! Vediamo svettare ora, una bellissima torre, particolarmente decorata che ci ricorda qualcosa di familiare, di già visto….è la cosiddetta Torre dell’Orologio, una torre di fine Trecento, di forma ottagonale, che però non ha un orologio!

Pare che venga chiamata così per ricordare e testimoniare la grande floridezza economica del Borgo a fine Trecento: risulta, infatti che fin dal 1330, vicino a questa torre ottagonale, sorgesse la vera Torre dell’Orologio, una torre angolare con il secondo orologio pubblico mai esistito in Italia (dopo quello di Sant’Eustorgio a Milano). Ma perché questa bella torre ci risulta familiare? Perché al Borgo Medievale di Torino esiste una riproduzione fedelissima di questa torre all’interno del cosiddetto Cortile di Avigliana.
Non solo, a dimostrazione che Avigliana in epoca medievale fu un borgo fiorente, con edifici importanti, anche le storiche residenze Casa Senore e Casa della Porta Ferrata furono prese come modello dal medievalista Alfredo D’Andrade per la costruzione della Casa di Avigliana al Borgo Medievale, quindi proseguiamo il nostro percorso alla ricerca di queste due importanti testimonianze.
Dopo pochi minuti arriviamo di fronte ad una facciata dettagliatamente decorata: è quello che resta della Trecentesca Casa di Porta Ferrata. Notiamo le due arcate gotiche e le raffinatissime decorazioni in cotto: teste di uomini e di animali, figure fantastiche e poi bifore trilobate, capitelli, mensoline, merlature.
Proseguiamo e in poco più di 5 minuti arriviamo alla Casa Senore. Anche in questo caso, di originale trecentesco abbiamo solo la facciata e il portico. La bellezza di questa casa, conosciuta anche come Casa del Vescovo, sono le pareti con trama a spina di pesce e i capitelli in pietra decorati.
Da qui torniamo verso il centro, da cui ci siamo leggermente allontanati e puntiamo verso il Castello di Avigliana. Percorriamo un sentiero in salita immerso nel verde e arriviamo in cima al monte Pezzulano dove troviamo i resti di quello che un tempo fu un Castello. Le sue origini risalgono al secolo X quando fu costruito per volontà dei marchesi Arduinici di Torino, successivamente passò ai Savoia che nel Trecento lo trasformarono da forte difensivo a residenza. Fu definitivamente distrutto durante l’incursione francese di fine VXII secolo al comando del generale Catinat.
Una volta ammirate le rovine, alzate lo sguardo e godrete di una vista panoramica eccezionale, sui laghi da un lato e sulla città medievale dall’altro. La salita al monte, è valsa la pena! Torniamo sui nostri passi per raggiungere la piazza principale della vita medievale: Piazza Conte Rosso. Questa piazza si presenta contornata di portici con arco a sesto acuto ed un antico pozzo quasi al centro. Il pozzo risale al XIV secolo, mentre la piazza sorse intorno al XII secolo, e fu il centro nevralgico della vita medievale e la sede di mercati e fiere.
Qui facciamo una sosta. Ci riposiamo e rifocilliamo, perché ora ci aspetta la parte più naturalistica della passeggiata, i laghi! Andiamo al piazzale a riprendere l’auto (se avete bambini piccoli la camminata diventa davvero troppo lunga, ma se siete solo adulti, allenati e avete voglia di camminare, si può fare tutta a piedi!) e ci dirigiamo verso il Lago Grande.
Parcheggiata l’auto e percorso un breve tratto, arriviamo sulle rive del lago e già vediamo persone in modalità spiaggia…eh sì perché il lago di Avigliana è uno dei 7 laghi piemontesi dove si può fare il bagno. Nella parte vicino al circolo velico, è anche stata aperta una piscina naturale con boe, scalette e massi che costeggiano la passeggiata.

Noi, oggi, ci dedichiamo solo alla passeggiata. Il panorama lacustre mi è sempre piaciuto, con la sua varietà di colori e di vegetazione che incorniciano lo specchio d’acqua. I richiami degli uccelli, le anitre che nuotano e si rincorrono, il ritmo rallentato: la passeggiata al lago rilassa moltissimo!
E così la nostra fuga dal caldo che ci ha portato alla Sacra di San Michele, termina qui sul Lago Grande di Avigliana a scattare foto a un irresistibile tramonto!
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